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Dire che avevamo previsto da tempo e denunciato le storture di un sistema che di libero mercato ha ben poco a che fare con le regole virtuose di tale sistema economico, non è servito a frenare l’accelerazione che l’attuale Governo ha voluto imprimere nel decidere di eliminare il Mercato di Maggior tutela per il gas e la luce ( salvo alcune modeste eccezioni). Essere catapultati in un sistema che si esprime con contratti contenenti clausole astruse per i più e senza una preparazione adeguata e affidata a chi deve tutelare il soggetto più debole, porta a conseguenze estreme, aggravate, talvolta, da comportamenti aggressivi e poco trasparenti.  Le nostre denunce hanno più volte consentito le pesanti sanzioni irrogate dall’Autorità Garante ad alcuni gestori per pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e comparativa, violazione dei diritti dei consumatori e utenti nei contratti, violazioni del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie, conclusioni di contratti e attivazioni di forniture non richieste, assenza di sottoscrizione o del consenso del consumatore unitamente alla richiesta di corrispettivi non dovuti, nell’omesso tardivo rinvio della documentazione contrattuale e nell’imposizione di ostacoli nell’esercizio del diritto di ripensamento. Non ultimo, il frequente fenomeno del così detto teleselling con il quale il gestore procede all’attivazione di forniture senza aver preventivamente acquisito il consenso del consumatore, senza aver fornito informazioni corrette sulla finalità della telefonata, sulla natura e condizioni dell’offerta al limite di informazioni inesatte incomplete sulla vera identità dell’offerente. Anche le modifiche unilaterali del costo della materia prima (parametro fondamentale per comparare i prezzi offerti dai vari gestori) comunicate, come molte testimonianze arrivate anche su questo giornale, con modalità non sempre verificabili, hanno comportato la sorpresa di bollette a prezzi ben superiori a quelli medi offerti sul mercato.  Senza dimenticare che il caro bollette, dal gennaio, è stato aggravato da aumenti dell’imposizione fiscale (Iva e accise) e penalizzato i soggetti più fragili con l’abbassamento dell’ISEE per poter usufruire dei bonus energia. Purtroppo, la situazione descritta, come si è verificato per il settore del gas, che procede tra disinformazione, scorrettezze commerciali, abusi e il disagio creato dalle scelte adottate dal Governo, si sta manifestando anche nel mercato della luce la cui Maggior tutela sarà eliminata a fine giugno. Tutti questi rischi dovevano e potevano essere affrontati e superati mantenendo un più ampio spazio alla maggior tutela (così come altri Paesi europei hanno fatto) anche rafforzando l’ascolto e il confronto con le Associazioni dei Consumatori.

Angela Cordani

Federconsumatori Piacenza 

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